Progettare una nuova etichetta per un vino, in particolare per un Chianti Classico delle Cantine Coli, è una sorta di sport estremo.
Basti pensare l’Italia è il paese del mondo in cui sono concentrate il maggior numero di aziende che operano nel settore vitivinicolo, centinaia e centinaia di produttori che sono alla ricerca di un elemento distintivo da portare sulla loro etichetta.
Se poi si considera che il ‘campo di gioco’ dove si svolge la ricerca della miglior forma comunicativa è un rettangolo di modeste dimensioni, certo più grande di un francobollo ma enormemente più piccolo di una pagina pubblicitaria su una rivista, su un quotidiano o su un poster ( 6 metri x 3 metri).
Se infine si tiene conto di quanto è già stato progettato, fatto e realizzato nel corso del tempo in questo settore c’è da farsi venire il mal di testa, anche perché l’etichetta è sempre e comunque il vestito elegante con cui ci si presenta al pubblico e ci si vuol far riconoscere.
Una grossa mano in questo caso l’ha data la possibilità di avere come interlocutori un gruppo di manager ed esperti come Belinda Coli, Giacomo Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli che avevano le idee molto chiare e che conoscono questo settore in ogni aspetto. In questo caso si trattava di progettare la nuova etichetta del CHIANTI CLASSICO e come ha detto in una delle riunioni di brief Giacomo Coli: “Chi conosce la regione del Chianti Classico sa della purezza che regna su quelle colline e non può non restarne colpito ed in certo modo ‘stregato’. Ci piacerebbe che la nuova etichetta del nostro Chianti Classico portasse in sé quella magia…”
Facendo un piccolo salto indietro è bene ricordare quello che sta alle spalle dell’etichetta del Chianti Classico. Ce la riassume in termini storici, a grandi linee, Gianluca Coli, responsabile dell’area della filiera di imbottigliamento e di etichettatura: “ … fino a non molto tempo fa esistevano nella denominazione Chianti Classico DOC (e poi DOCG) solo due livelli di prodotto: il Chianti Classico base ed il Chianti Classico Riserva. E’ solo nel 2014 che nasce il Gran Selezione. Cantine Coli ha sempre avuto come missione di mantenere i valori della terra del Chianti, perché queste sono le nostre radici”.
Aggiunge una nota storica Giacomo Coli “ E’ nel 1716 che Cosimo III Granduca di Toscana stabilisce i confini del territorio che si può definire Chianti e ma è solo nel 1932 che i produttori si riuniscono in un consorzio di tutela, tra le altre cose, primo in Italia. Oggi è stabilito che il Chianti Classico può essere prodotto solo con uve a bacca rossa, con una percentuale minima di sangiovese dell’80% e con un restante 20% con vitigni autoctoni o internazionali.”
Con queste premesse è facile immaginare come il percorso che ha portato alla selezione della etichetta vincente sia stato lungo e complesso. Belinda Coli riassumendo il pensiero di tutto il gruppo di lavoro ha dichiarato di “essere pienamente soddisfatti del lavoro fatto.”
Ecco come si presenta la nuova etichetta della bottiglia Chianti Classico di Cantine Coli in distribuzione dall’autunno 2022. Così la descrive Giacomo Coli che più di ogni altro dello staff ha orientato la scelta: “ ci è piaciuta l’idea che ci ha proposto DESIGN BLU di una etichetta più grande, di un formato che richiama lo stile francese. L’idea che ci ha suggerito l’art director Andrea Carlo Cavina era di rompere lo schema che vuole i formati delle etichette dei vini di questa tipologia ci ha convinto.”
“… e poi, l’uso della carta bianca, naturale, ha dato molta espressività alla materia ‘carta’, ne evidenzia la superficie porosa, materica. In più l’utilizzo sapiente di una grafica molto minimalista, che vuol suggerire più che urlare riesce a dare ancora più forza alla superficie bianca dell’etichetta.”
Entrando nel merito delle scelte prettamente grafiche presentate da DESIGN BLU ( realtà che conosce a fondo il mondo della progettazione grafica del packaging del vino) Giacomo Coli precisa che sono “ stati aggiunti elementi di distintività grafica: come il carattere per la scritta del logotipo Chianti che è stata realizzata usando il font “”NewBskvll BT (New Baskerville) ” mentre per DOCG è stato usato il font “Kunstler Script”.
Con un importante lavoro dedicato al nuovo logo di azienda è stato rivisto tutto l’impianto grafico, orientando verso una semplicità comunicativa e una pulizia nelle forme, grazie all’inserimento della mezza luna interna alla “O” in colore rosso per cui è stata scelta una lavorazione a vernice UV con effetto Braille, cioè in rilievo al tatto.
L’altro elemento che ha orientato la scelta da parte di tutti Giacomo Coli, Belinda Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli è senza dubbio il disegno della vite stilizzata che attraversa gran parte dell’etichetta in un gioco di luci e ombre grazie ad un effetto ottenuto con uno speciale bottello tridimensionale ottenuto con un rilievo a secco. La bottiglia se orientata a fonti di luce variabili offre una diversa visione della pianta della vite, che diventa elemento che impreziosisce e implementa la percezione di valore.
Ci sono voluti diversi passaggi ed incontri per arrivare a definire tutti gli elementi di questa nuova etichetta del Chianti Classico di Cantine Coli ma il risultato finale è adesso sotto gli occhi di tutti!