GIACOMO COLI: UNA PERSONA CON UN’IDEA PRECISA IN TESTA
Non è mai facile descrivere in una manciata di parole una persona e la sua visione del mondo. Si capisce molto di più se lo si osserva nella vita, nel lavoro, mentre pratica uno sport o quando parla. Ma forse c’è un modo di spiegare il suo punto di forza e cosa ha portato in più Giacomo Coli nella crescita di Cantine Coli.
Molte persone affrontano i problemi come se dovessero scalare una montagna: iniziano dal basso costruendo una strada che lentamente gira sui fianchi della montagna e che piano-piano conduce alla cima. Giacomo Coli è fatto di un’altra pasta: se deve andare in cima alla montagna si costruisce una strada sua, spinge da parte tutti gli ostacoli e prova a realizzare una linea retta che lo conduca in cima. E’ una persona che vuole entrare in contatto diretto con la realtà, che non ama l’esperienza di seconda mano.
Figlio di Giampiero Coli, Giacomo Coli fa tutto il percorso scolastico fino al liceo per poi approdare alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Firenze. Laureato in legge non sceglie di diventare avvocato o magistrato ma pensa di essere più utile in azienda perché ha già maturato una sua idea su come farla crescere e svilupparla. In fondo suo padre, quando Giacomo si era iscritto all’Università, oltre ad augurargli ‘buona fortuna’ gli aveva anche domandato che cosa voleva fare dopo …
Quando è entrato in azienda Giacomo Coli sapeva già cosa avrebbe dovuto fare. Grazie all’esperienza diretta maturata fin da ragazzo in Cantine Coli sapeva benissimo che la produzione del vino in Italia, in Toscana e nel Chianti è estremamente frammentata. E questo è in parte un limite e una ricchezza. Una miriade di piccoli o piccolissimi produttori cui fanno da riferimento tante, tantissime aziende piccole e medie che sono il cuore pulsante di questo business: imprese ed aziende che in genere vinificano una superficie di poco più di due ettari. Già da tempo però si stava confermando la tendenza che per avere una sostenibilità sul mercato e non dover conferire l’uva dei propri vigneti ad altri fossero necessari circa 30 ettari per dare vita ad una produzione di 300 mila bottiglie all’anno.
E’ da qui che nasce il proposito di Giacomo Coli di espandere l’azienda sia nella parte di lavorazioni e di cantina ma soprattutto acquistando nuovi vigneti e gestendo in modo dinamico le coloniche. Con questo nuovo impulso l’azienda ha una crescita importante. Grazie a Giacomo Coli l’azienda ha potuto acquisire nuovi vigneti su terreni di pregio prima che lo facessero i tanti stranieri che sarebbero arrivati da lì a poco: stiamo parlando di francesi, tedeschi, svizzeri, russi, austriaci …
Oggi Giacomo Coli gestisce le coloniche, si occupa in prima persona delle vigne è un padre di famiglia che assiste paziente alla crescita dei figli che vorrebbe vicino a sé in azienda. E’ uno sportivo da sempre, che ama tutti gli sport d’acqua, quello che sta sulla superficie: vela, surf, moto d’acqua ma anche sott’acqua come lo snorkeling e la lenta osservazione dei fondali marini e la bellezza di certi mondi subacquei.
Cosa gli è rimasto degli anni passati a studiare diritto? Prima di tutto l’idea che il diritto romano sia stato il primo in tutto il mondo a considerare il diritto una scienza. Ma quello che gli è più affine è la specificità del diritto romano, cioè la capacità di affrontare un problema concreto, reale e complesso e di farne una regola riassunta in una o due frasi, semplici, comprensibili e che tutti devono rispettare.
Per concludere c’è una frase di Giacomo Coli che esprime bene la consapevolezza del ruolo che ha il vino nella civiltà dei nostri giorni “Nel mondo in cui viviamo oggi il vino, la cucina e la moda hanno una posizione di rilievo. Può anche sembrare strano ma fare vino è fare cultura. Oggi chi fa vino di un certo livello o crea modelli di abiti per una sfilata è dentro la cultura del nostro tempo. Una posizione che senza voler scandalizzare nessuno non molto tempo fa apparteneva a scrittori e poeti. I fornelli dei grandi ristoranti e le cantine delle case vinicole sono oggi le star che muovono e orientano i gusti in un modo che forse prima era riservato ai professori.”